Ogni 27 febbraio si celebra la Giornata internazionale dell'orso polare, considerato ormai una specie a rischio estinzione, e in questa occasione il WWF Italia lancia l'allarme sulla possibile estinzione del re dell'Artico.
Pensiamo di sapere tutto su questi magnifici animali, ma sapevi che in realtà sono neri e non bianchi?
CURIOSITÀ SUL GIGANTE DI GHIACCIO
L'orso polare (Ursus maritimus) è il più grande carnivoro terrestre del pianeta e una delle specie più iconiche al mondo. Tuttavia, ci sono fatti meno noti su di lui:
- Sono considerati mammiferi marini: sono gli unici orsi considerati equivalenti alle foche e alle balene.
- In realtà sono neri: la loro pelliccia è traslucida e ci appaiono bianchi solo per il riflesso della luce. Sotto la loro folta pelliccia si nasconde una pelle nera.
- Estrazione del DNA da un'impronta: due piccole palle di neve ricavate da un'impronta di orso polare possono rivelarne il DNA e il sesso!
- Nuotano per ore: le loro potenti zampe consentono loro di nuotare rapidamente e per lunghi periodi di tempo.
- Possono sentire l'odore delle prede a diversi chilometri di distanza: grazie al loro olfatto molto sviluppato, riescono a individuare le prede anche sotto metri di neve.
SALVARE IL RE DELL'ARTICO
Gli orsi polari hanno bisogno del ghiaccio marino per muoversi attraverso vasti territori e cercare cibo. Tuttavia, se le tendenze di scioglimento della calotta polare e scomparsa di habitat adatti continuano come negli ultimi decenni, da oggi al 2050, potremmo perdere fino al 30% della loro popolazione.
Per garantire il loro futuro, è necessario innanzitutto combattere il cambiamento climatico. Ciò richiede di fare pressione sui governi e sulle aziende, concentrandosi maggiormente sulle fonti di energia rinnovabili e tagliando drasticamente le emissioni di CO2 dai combustibili fossili, responsabili dell'effetto serra e dell'aumento delle temperature.
Le Isole Svalbard producono capi a bassissimo impatto ambientale, contribuendo attivamente alla riduzione del riscaldamento globale e dell'inquinamento.
Fonte: WWF Italia